Lega: arrestati due esponenti accusati di voti di scambio
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Direttore: Alessandro Plateroti

Esponenti della Lega in manette con l’accusa di voto di scambio

Carabinieri

Arrestati due esponenti della Lega: l’accusa è quella di aver comprato i voti in cambio di posti di lavoro e altre promesse.

Lega – Terremoto all’interno della Lega, dove due esponenti sono stati arrestati per il reato di voto di scambio. L’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, emessa da Gip di Termini Imerese su richiesta della Procura, riguarda Salvatore Caputo e suo fratello Mario.

Savatore, detto Salvino, è un avvocato penalista e commissario straordinario in occasione delle elezioni amministrative della scorsa primavera per i comuni della provincia di Palermo per il movimento Noi con SalviniEx parlamentare regionale ed ex sindaco di Monreale, Salvatore Caputo dovrà rispondere dell’accusa di voto di scambio insieme con il fratello Mario, anche lui avvocato e anche lui candidato alle ultime elezioni nelle file della Lega.

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Nel giugno del 2013 Salvatore Caputo era decaduto da parlamentare regionale in seguito a una condanna definitiva a un anno e cinque mesi per tentato abuso d’ufficio per aver tentato di cancellare alcune multe che i vigili urbani avevano contestato all’allora arcivescovo Salvatore Cassisa e ad alcuni suoi ex assessori.

Arrestati due esponenti delle Lega: compravano voti in cambio di posti di lavoro

I militari dell’arma dei Carabinieri hanno arrestato anche Benito Vercio, sessantadue anni. L’uomo è stato indicato dagli inquirenti come “procacciatore di voti” nell’area del termitano.

Dalle indagini sarebbero emersi almeno dodici casi di voti comprati grazie alle promesse di nuovi posto di lavoro o altra merce di scambio.

Carabinieri
Fonte foto: https://www.facebook.com/carabinieri.it/

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ultimo aggiornamento: 5 Aprile 2018 10:14

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